Le Armi

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Occorre precisare che quanto segue deve essere collocato nell'anno 1972.

catapulta

Si definisce arma, qualunque mezzo idoneo ad accrescere le possibilità offensive e difensive.

Si possono suddividere in armi bianche, armi da fuoco e armi speciali.
Le armi biache derivano il loro nome dal colore dell'acciaio; le armi speciali sono le cosiddette armi NBC (nucleari, biologiche e chimiche).

Defiizione di armi da fuoco: Macchine termobalistiche atte a lanciare una massa (proietto), utilizzando la forza di espansione dei gas prodotti da una sostanza esplosiva (carica di lancio), la cui reazione chimica avviene in un tubo a pareti resistenti (bocca da fuoco).

Le armi da fuoco di suddividono in:

A loro volta, le Artiglierie possono essere classificate in base a:

Caratteristiche e dotazioni delle Artiglierie campali:

• da Campagna (fuoco aderente e rapido)
Cannone 88/27
Obice 105/14
Obice 105/22 (SMV M7)
Mortaio da 120
• Pesanti-campali
Cannone 140/30
Obice 149/19
Obice 155/23 (SMV M44, M109)
• Pesanti (azione di interdizione in profondità)
Cannone 155/45
Cannone 175/60 (SMV M107)
Obice 205/25 (SMV M55)

Breve glossario

Angolo di calcio (γ): è l'angolo formato dall'intersezione dell'asse dell'impugnatura-calcio e l'asse del fusto-canna. L'impennamento dell'arma dopo lo sparo è proporzionale all'angolo di calcio.

Bossolo: elemento contenente la carica di lancio.

Calibro: distanza fra due pieni diametralmente opposti.

Cannello: artifizio che avvia una catena "incendiva" deflagrante (capsula-carichetta d'innesco-carica di lancio). Il cannello viene inserito in un foro assiale ("foro focone") praticato nella culatta delle bocche da fuoco che usano cariche di lancio a sacchetto.

Capsula: detonante che trasmette alla carica di lancio l'effetto meccanico del percussore, trasformandolo in effetto termico. I detonanti più usati sono il fulminato di mercurio e lo stifnato di piombo.

Carica di lancio: esplosivo "lento" (deflagrante) capace di compiere il notevole lavoro necessario per iniziare il moto del proiettile o del proietto. In un colpo completo di artiglieria è di nitrocellulosa.

Carica di scoppio: esplosivo dirompente (detonante) che per effetto di un artifizio meccanico (spoletta) provoca lo scoppio del proietto. In genere è di tritolo, a meno che non sia una carica di tipo speciale (incendiaria, nebbiogena, illuminante, etc.)

Cartuccia di arma portatile: è costituita da proiettile, bossolo, carica di lancio, capsula.

Celerità pratica di tiro: numero di colpi che l'arma spara effettivamente nell'unità di tempo.

Ciclo funzionale: è l'insieme delle operazioni successive, realizzate da un meccanismo, secondo un determinato ordine, necessarie per ottenere la continuità di tiro. Armamento-caricamento-chiusura della culatta-sparo (scatto e percussione)-apertura della culatta-estrazione-espulsione.

Colpo completo di artiglieria: è costituito da proietto, carica di lancio (a sacchetto o contenuta nel bossolo), artifizi (cannello e spoletta).

Congegno: insieme di due o più parti di un'arma, unite e collegate in modo da costituire un complesso atto a svolgere una funzione ben definita.

Culatta: parte posteriore della canna.

Distanza pratica di tiro: è la distanza più conveniente d'impiego.

Meccanismo: il complesso organico di più congegni che assicurano il ciclo funzionale di un'arma.

Parte di un'arma: elemento di un'arma, a se stante o funzionante insieme ad altre parti (congegno).

Passo: distanza fra due punti successivi della stessa riga, misurata sulla stessa generatrice. Può essere costante (quando 3 o più punti sono equidistanti) o variabile.

Pieno: la nervatura compresa fra due solchi.

Proiettile: la massa che viene lanciata a distanza.

Proietto: corpo pesante lanciato da una artiglieria e contenente la carica di scoppio.

Riga: sinonimo di solco.

Rigatura: insieme dei solchi, ad andamento a spirale, che sono praticati sulla superficie interna della canna.

Sicurezza automatica: entra in funzione qualora non si siano realizzate le condizioni ideali per il funzionamento.

Sicurezza manuale: messa in funzione dal tiratore (impedisce in genere il funzionamento del congegno di scatto).

Spoletta: artifizio che avvia una catena "incendiva" detonante (capsula-detonante primario-detonante secondario-carica di scoppio). Può essere a percussione (istantanea o ritardata), a tempo, di prossimità.

Stifnato di piombo: (solo per i chimici) 2,4,6-trinitroresorcinato di Pb (II).

Volata: parte anteriore della canna.


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